Noi italiani eravamo famosi nel mondo per la musica, il cibo ed il calcio. Poi arrivarono la Parodi, Gigi D’Alessio e la Nazionale.

Prandelli non va, Ventura nemmeno, allora si cambia ancora, ma non funziona lo stesso.
E quello in campo no, perché l’altro è in panca… E via allo stravolgimento della formazione, eppure, eppure il risultato è l’Italia brutta.

Mancini prova, sperimenta, adatta, inventa, il risultato però non cambia.
Sempre colpa del CT? No, non credo.
E se la smettessimo con la sudditanza verso il nome dietro la maglia?
E se ci fosse un pazzo, un visionario, in grado di invertire le gerarchie, di cercare cognomi meno blasonati, o semisconosciuti, se entrasse in campo la “fame” e non la notorietà?
Un pazzo, un visionario, solo colui in grado di osare.

Nessun alibi, Ronaldo non c’era: l’Italia è brutta.

E se avete visto un primo tempo pessimo, il secondo è stato un vero e proprio film horror.

Prevedibile, sciatta, slegata.

“Troppi cambi ha fatto Mancini”.
Ecco un nuovo sterile alibi cercato a forza mentre, appena qualche tempo fa, era stato criticato per la formazione messa in campo.

Possiamo attaccarci a qualsiasi cosa, ma è arrivato il momento di esonerare alcuni giocatori e non solo chi li allena!

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